Reeve Philip - Macchine mortali 01 - 2001 - Macchine mortali by Reeve Philip

Reeve Philip - Macchine mortali 01 - 2001 - Macchine mortali by Reeve Philip

autore:Reeve Philip [Reeve Philip]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Fantasy, General
ISBN: 9788852088926
Google: cA5lDwAAQBAJ
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2018-11-12T23:00:00+00:00


Il mondo è degli audaci

— Il Nord America — cominciò Pennyroyal — è un

continente morto. Scoperto nell'anno 1924 da Cristoforo

Colombo, il grande esploratore e investigatore, divenne presto

la culla di un impero che un tempo governava il mondo, ma che

fu completamente distrutto nel corso della Guerra dei Sessanta

Minuti. Si tratta di un territorio di deserti di terra rossa, paludi

venefiche, crateri di bombe atomiche, rocce sgretolate e senza

vita. Soltanto pochi esploratori temerari vi si avventurano,

gente come Thaddeus Valentine e come la povera madre della

sua giovane compagna, in cerca di resti di Old-Tech. da

recuperare da antichi complessi fortificati.

«Ciononostante spesso si sentono correre voci. Storie.

Racconti di vecchi aviatori che passano la vita nelle osterie e

bevono troppo. Panzane a proposito di aeronavi finite fuori

rotta che si sono ritrovate a sorvolare un'America ben diversa:

distese di foreste e praterie e grandi laghi dalle acque blu.

Circa

cinquant'anni

fa

si

credette

che

l'aviatore

Snori

Ulvaeusson fosse davvero atterrato in un'enclave verdissima

che aveva chiamato Terra Verde e che ne avesse disegnato una

mappa per il Sindaco di Reykjavik, ma va da sé che quando i

nostri ricercatori più moderni sono andati a cercare quella

mappa non ne hanno trovato traccia nella Biblioteca di

Reykjavik. Quanto agli altri resoconti, la sostanza è sempre la

stessa: l'aviatore in questione passa anni a cercare di nuovo

quel dato posto, ma non ci riesce. Oppure scende a terra con la

sua aeronave, ma solo per scoprire che tutta la verzura che

dall'alto gli pareva tanto attraente in realtà non è che un

ammasso di alghe tossiche che invadono le acque di un lago

vulcanico.

«Tuttavia i veri Storici, quelli come me e lei, Tom, sanno

che in tutte queste leggende c'è sempre un fondo di verità. Per

questo ho raccolto tutte le storie che ho sentito e ho deciso che

c'era un filo che meritava di essere seguito. L'America è

davvero morta, come i grandi studiosi alla Valentine ci hanno

sempre raccontato? O può darsi che esista un qualche luogo,

molto più a nord delle città morte che i cacciatori di Old-Tech

visitano di solito, in cui i fiumi d'acqua derivata dallo

scioglimento delle Lande di Ghiaccio hanno lavato via i veleni

e hanno fatto si che il Continente Morto tornasse di nuovo alla

vita?

«Io, Pennyroyal, a seguito di tutte queste considerazioni, ero

deciso a scoprire la verità! Per questo, nella primavera dell'89

partii in esplorazione. Io e quattro compagni, a bordo della mia

gloriosa

aeronave,

la

Allan

Quatermain…

Dopo

aver

attraversato l'Atlantico del Nord, in breve atterrammo sulle

spiagge americane, nei pressi di un luogo che le antiche cartine

chiamano New York. Era tutto morto da quelle parti, come ci

era stato detto; c'era solo una serie di vasti crateri le cui pareti

si erano fuse per l'intensissimo calore di quel conflitto di

migliaia di anni prima coprendosi del prezioso materiale

conosciuto come "vetro da esplosione".

«Risaliti a bordo della Quatermain, riprendemmo quota,

dirigendoci a ovest, verso il cuore del continente americano, e

fu là che avvenne il disastro. Tempeste di una violenza quasi

soprannaturale scaraventarono la mia povera Quatermain nel bel

mezzo di un immenso deserto desolato e inquinato. Tre dei miei

compagni d'avventura persero la vita in quella catastrofe, e il

quarto mori pochi giorni dopo, avvelenato dall'acqua di uno

stagno che sembrava limpido ma che con tutta probabilità era

invece contaminato da qualche spaventoso



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